giovedì 23 novembre

cerchio grandi: Giovinezza senza vecchiaia e vita senza morte

cerchio piccoli: Zuppa di corteccia

 

La visita di Marienza di Calzedonia è lo sfondo della mattina. I bambini non sono ancora molti quando arrivo e ci sono già Patrizia ed Anna. Allora ne approfitto per riordinare un po'. Quale novità, mi sembra di essere un vecchio arteriosclerotico. Sarà presente anche Dominique. Arriva Carlotta e fa un po' un saluto difficile con il papà. Mi avvicino e faccio quello che ho fatto nelle ultime settimane con lei: ribalto la situazione e la invito ad aiutare il papà ad andare al lavoro, magari con un bacio della sua bambina. Funziona egregiamente e viene in braccio da me molto facilmente. devo dire che quest'anno mi viene più facile rapportarmi con i più piccoli che con i grandi o grandissimi. Infatti le cose stanno andando per il verso giusto anche con gli altri, soprattutto Nicolò P., Simone, Lorenzo ed Emma I. la colazione è tranquilla e nel frattempo è arrivata Marienza, la quale si dimostra subito ben disposta e fa complimento per tutto, anche per cose che, sinceramente non lo meritano. Con Milena avevamo deciso che, per l'occasione avremmo fatto due cerchi, uno per i più piccoli ed uno per i più grandi. Al cerchio che conduco io, quello per i più grandi trovo la solita Emma P. che disturba un po'. Ma per il resto l'attenzione è molta alta anche se la storia è lunga e complessa. Dopo molti vogliono rimanere dentro ed io e alcuni bambini prepariamo un lavoro di pittura. Le età sono variegate e quindi opto per un lavoro non troppo complesso. Tutto bene ma potevo osare di più. Ho sottovalutato i più piccoli. Milena è in giardino con chi non fa il lavoro. la preparazione del pranzo vede tre camerieri di ci uno è Andrea, il quale è molto malmostoso, forse è tanto stanco e dopo poco dichiara di non voler più fare il cameriere. Io gli dico che una volta iniziato il lavoro si deve portare a termine ma che se trova un sostituto...Cerca e trova disponibile Marcel che non vede l'ora.Anche con Marcel è accaduto quel che accaduto con Calotta e ora lui mi si è molto avvicinato. Il pranzo scorre via veloce ma è un continuo andare avanti indietro, mio e di Milena. nel dopo pranzo e mentre i piccoli dormono leggo il libro di Nora a 5/6 bambino ma sono tlmente stanco che quasi mi addormento...anzi tolgo il quasi. E' ora di preparare i waffel. Tutti sono entusiasti e riusciamo a far fare qualcosa a tutti e questo è evidente quando alla fine della giornata i bambini nel raccontarlo dicono :"Abbiamo fatti i waffel", E' un bel noi convinto. Abbuffata e poi in giardino. La chiusura del giovedì è allietata dalla presenza della Folaga che rende la nostra piccola comunità una bella corte di matti.

giovedì 16 novembre

 

 

Un giovedì bello intenso.  Il disordine, purtroppo, è ancora molto grande. Ma è un problema che abbiamo deciso di affrontare e così ne sono meno preoccupato. In ogni caso rende difficile il presente. E' così anche per i bambini. Fanno fatica a trovare materiali con cui fare/costruire, quindi le alternative che "rimangono" sono la stanza dei cuscini o la cucinetta o la creazione di angoli per il gioco simbolico "improvvisato. Credo che questo aspetto favorisca la divisone per genere che, come abbiamo rilevato in assemblea con i genitori,  quest'anno si evidenzia. Come se inducessimo in una direzione. Mah! Oggi era prevista la visita di una maestra di Calzedonia. Mi è sembrata soddisfatta. Fino all'ora del cerchio tutto abbastanza bene, anche se Aspen è particolarmente su di giri.  Il cerchio è assai disturbato da Matteo ed Emma. E' evidente che il loro è un disturbare deliberato e la presenza di un'estranea dà loro un motivo un più, come se sentissero il nostro imbarazzo. Sono riuscito a contenerli con calma e tranquillità anche se li avrei morsicati. alla fine ho preso una decisione che non avevo mai preso in considerazione. Ho preso da parte, individualmente, Matteo ed Emma ed ho detto loro che alla luce del loro comportamento non adeguato per dei grandissimi hanno perso di conseguenza, ma provvisoriamente, il loro diritto ad accendere la candela. Una azione forte mi sembrava necessaria ed una punizione generica non sarebbe stata efficace, come ogni punizione, d'altronde. Serve, invece, una lettura da parte loro. Attendiamo. dopo il cerchio ho preparato, più a beneficio della maestra di Calzedonia, a dire il vero, un lavoro. Non era previsto e l'ho "improvvisato". E' venuto dignitoso ma non voglio che capiti più di proporre un'attività senza averla in mente. Pranzo molto bene con chiacchierate lunghissime: che bello!  Nel dopo pranzo ho proposto bigiotteria. Gran successo. Ho imposto questo lavoro anche a Noah e Matteo, altrimenti non si fermerebbero mai. Non volevano ma poi....

Passeggiata successiva accompagnati da Lorenzo ed io sono rimasto ad aspettare il risveglio dei piccoli. Nel frattempo ho un cercato di riordinare un po'. Lo stare con i piccoli, che si svegliavano uno alla volta, con un tempo dilatatissimo è stato molto interessante, per loro e per me. Spazio e tempo tutto per noi. Un Nido di ritorno che loro hanno gradito molto. Da proporre con questa intenzione. Poi merenda.

lunedì 5 ottobre

Arrivo per le sole due ore del pomeriggio. Gli spazi sono da riordinare ed "asciugare". Troppi mobili ed oggetti impediscono una fluidità dei movimenti, sia dei bambini che dei maestri.

Vedo molto scollocato ed in difficoltà Matteo (ed anche sua mamma) ed Emma P.  Quest'ultima mostra molti atteggiamenti che credevo in evoluzione e di cui abbiamo ampiamente parlato. 

La merenda anche oggi risulta un momento troppo concitato, credo sarebbe preferibile farla dentro.

lunedì 9 ottobre

 

cerchio: Beppo e Stellina

Le relazioni con  bambini appena "passati"sono ancora acerbe e mi vuoto cauto, anche se evito di essere esitante. Cerco semplicemente di stare al mio posto. Alcuni saluti sono difficili: Samuele, Carlotta ed Elisa. Gestisco in modo diverso queste tre situazioni e me la cavo egregiamente. Samuele lo vedo molto contratto lascio che il tempo del saluto sia gestito tra lui e la mamma. Elisa la conosciamo bene: è sufficiente guardarla negli occhi e "arrabbiarsi" un po'. Lei abdica più o meno subito. Con Carlotta è stato molto più facile del previsto. La conosco poco ed avevo timore nel non avere con me una maestra che la conoscesse meglio. Il papà aveva fretta ed era un po' scocciato nel vederla così in difficoltà. Ho intuito che questa fosse la chiave di lettura più pertinente e così ho agito di conseguenza. Le ho chiesto se non aveva voglia di dare un grosso bacio al papà e lei si calmata subito: gliene ha dati ben due e poi si è seduta a tavola a fare colazione beata e tranquilla. Poco prima era arrivata la maestra di Oppeano, primo appuntamento tra i molti previsti. Non sapevo che oggi sarebbe venuta credendo che la cosa fosse stata rimandata. La sorpresa non mi ha disturbato più di tanto ma sarebbe stato molto meglio saperlo. percepisco un po di diffidenza o, forse, semplice ansia. si siede con noi a fare colazione e cerco di instaurare un clima informale ma credo di aver commesso un errore (col senno di poi). il clima generale mi sembra buono, in ogni caso. Il cerchio è molto composto ed i bambini rispondono con grande attenzione. Decidi di raccontare una storia che sia anche un divertente. Il nuovo gruppo è la prima volta che mi ascolta. Devo dire che è stato molto bello e la risposta pure. Decido di andare in giardino per fare il fuoco, il primo della stagione. Tutto molto tranquillo.

Pranzo bene. Il pomeriggio è all'insegna del riordino (molto parziale, c'è molto lavoro da fare). La mia proposta è il lavoro con la creta e la costruzione della legnovia con anche l'uso di legni per la scenografia.  Inizialmente per Lorenzo, poi con molti altri bambini. Lorenzo è felice.

La merenda  è disordinata e dovremmo lavorarci.